La sua mente mi possedeva anima e corpo, la mia pelle a buccia d’arancia, le mie parti intime umide e desiderose delle sue mani… del suo corpo…
Ero fatta, si, del suo modo di essere un maschio dominante.
Le mie dita sollecitavano le mie piccole labbra mentre gemiti profondi accompagnavano orgasmi profondi senza ritegno.
Il suo modo brusco mi interferiva, mi abusava, ma non ci sono parole per descrivere
il momento sessuale tra noi. Le mie dita erano umide del mio eccitamento e mi obbligò a leccarmele immaginando il suo possente membro.
La mia voglia di incontrarlo era tanta.
Continua…
@leonaLuissa
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