Le conseguenze dell’astinenza sessuale

da | Lug 1, 2020 | Articoli Blog | 0 commenti

L’astinenza sessuale può essere una scelta personale o imposta dal partner, la conseguenza di una patologia o l’effetto di un periodo di crisi della coppia.

Per l’ordinamento italiano, nel caso delle coppie sposate, l’astinenza volontaria da parte di uno dei partner può comportare la richiesta di risarcimento (sentenza della Cassazione del novembre 2012).

Cosa dire poi del numero sempre più alto di giovani under 35 disinteressati al sesso e più propensi a comunicare sui social che ad avere rapporti intimi?

Qualunque sia il motivo che porta ad astenersi dai rapporti sessuali, quello che non cambia sono le conseguenze sul fisico e non solo. Vediamole assieme.

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Astinenza sessuale: le conseguenze sugli uomini

L’astinenza sessuale maschile può avere conseguenze fisiche molto fastidiose. Una delle meno gradevoli riguarda senza dubbio le polluzioni notturne, che possono risultare molto imbarazzanti.

Con il prolungarsi del periodo di astinenza possono insorgere delle conseguenze fisiche decisamente più gravi. Tra queste va ricordata l’ostruzione dei vasi ematici del pene, ma anche la diminuzione dei livelli di testosterone.

Il quadro è chiaro: per quanto riguarda gli uomini, meno sesso si fa più l’apparato genitale maschile invecchia, con effetti che possono coinvolgere anche l’efficienza del sistema neurologico.

Da non trascurare infine sono i problemi che possono riguardare l’intensità dell’eiaculazione, un aspetto essenziale per parlare di potenza sessuale.

Le conseguenze dell’assistenza sessuale sulle donne

Cosa dire, invece, delle conseguenze dell’assistenza sessuale sulle donne? Per quanto riguarda gli effetti fisici, è bene ricordare in primo luogo la diminuzione della lubrificazione vaginale. In questi frangenti, capita spesso di ricorrere a lubrificanti vaginali.

Questo, però, non aiuta dal punto di vista del raggiungimento dell’orgasmo.

Il quadro appena descritto influenza profondamente il benessere psicologico della donna che, come dimostrano gli studi in merito, dopo un anno di astinenza sessuale lamentano danni superiori a quelli dello stress.

L’astinenza sessuale e la coppia: conseguenze fisiche e psicologiche

Quando si parla di astinenza sessuale, è bene ricordare che le conseguenze non sono solo fisiche, ma anche e soprattutto psicologiche.

Analizzarle è fondamentale soprattutto quando si considerano le situazioni delle coppie. In tali frangenti esistono diversi casi possibili.

  • Astinenza sessuale imposta da uno dei due partner
  • Astinenza sessuale dovuta a motivi medici (patologie fisiche, momenti di difficoltà successivi per esempio al parto)

La prima delle due situazioni, senza dubbio, è più grave e, secondo i dati ufficiali, fa scoppiare la maggior parte delle coppie.

Gli psicologi e gli psicoterapeuti che si sono espressi in merito hanno ricordato che, in generale, il partner che subisce la decisione dell’astinenza sessuale vive dei momenti di grande frustrazione.

La consapevolezza di una carenza forte nella propria vita personale è chiara. Quando l’astinenza si protrae ovviamente peggiora anche tale situazione.

Secondo la Cassazione, il quadro che si crea in questi casi costituisce una vera e propria offesa alla dignità della persona.

Come risolvere il problema? Vediamo i diversi casi.

Affrontare le conseguenze dell’astinenza sessuale

Affrontare le conseguenze dell’astinenza sessuale significa prepararsi a un percorso lungo sia dal punto di vista fisico, sia per quanto riguarda l’aspetto psicologico.

Nel primo caso è bene rivolgersi a un ginecologo o a un andrologo a seconda della situazione.

Nel primo caso, è frequente la prescrizione di dosi ormonali che possono rimettere in moto i meccanismi di lubrificazione vaginale.

Nel caso degli uomini, invece, l’andrologo può prescrivere integratori farmacologici e naturali aventi l’obiettivo di ristabilire i livelli di ossido nitrico, una sostanza fondamentale per rilassare i vasi ematici del pene e per favorire l’erezione.

Ovviamente è necessario intervenire anche a livello psicologico. In questi frangenti, si consiglia di ricorrere a una terapia di coppia. Gli orientamenti sono numerosi.

Come scegliere il professionista migliore? Informandosi sulle sue referenze e prenotando un incontro conoscitivo iniziale. Solo in questo modo è possibile accertarsi di avere un’empatia sufficiente con il professionista.

Una volta trovata la persona giusta è fondamentale frequentare con costanza le sedute.

Seguendo le indicazioni del terapeuta, è possibile mettere piano piano in secondo piano quei pensieri disfunzionali che impediscono la buona comunicazione nella coppia.

Anche se l’astinenza dal partner ma è legata a motivi medici rivolgersi a uno psicologo – meglio psicoterapeuta – professionista può essere una valida soluzione.

Questo è il caso del naturale periodo di astinenza post partum. In questi frangenti può risultare decisivo per l’equilibrio della coppia, che deve conciliare la genitorialità e la necessità di mantenere viva la passione nel corso del tempo.

Casi particolari di astinenza sessuale

Esistono molti altri casi di astinenza sessuale. Tra questi, per esempio, è possibile ricordare la situazione di chi ha convinzioni religiose particolarmente radicate.

In tali frangenti, se si vive la situazione personalmente per libera scelta, è fondamentale tenere sotto controllo la situazione fisica, onde evitare che l’astinenza abbia conseguenze sull’equilibrio dell’apparato genitale e che possa influenzare la qualità dei rapporti sessuali futuri.

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