Modella molto bella prestata al cinema e alla televisione con popolare successo, che si è posta sotto l’occhio del pubblico più come maggiorata forgiata e autocelebrata sui calendari che per le sue doti interpretative.

Nata in Finlandia, da madre scandinava e padre romagnolo, all’età di sei anni si trasferisce in Italia. Dopo 10 anni, è già sulle passerelle come modella e nel 1989 diventa Miss Cinema al Concorso Miss Italia.

Dopo essere stata diretta dal grande Federico Fellini in uno spot pubblicitario per una banca italiana, affiancando Paolo Villaggio, e dopo aver preso parte ad alcune puntate della sitcom Casa Vianello, debutta cinematograficamente nel film di Marco Risi Nel continente nero (1993), accanto a Diego Abatantuono, Gianfranco Barra, Maurizio Mattioli, Tony Sperandeo, Luigi Maria Burruano e Alessandra Panelli. Particolarmente adatta alla commedia italiana, recita anche in Anni 90 – Parte II (1993), S.P.Q.R. 2000 e ½ anni fa (1994), nella parte di Poppea (che già dice tutto sul suo personaggio) e Miracolo italiano (1994) nella parte di un trans.

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Attivissima sul piccolo schermo, partecipa alla miniserie tv fiabesca Desideria e l’anello del drago (1994) con Stefania Sandrelli, poi successivamente prende parte a C’è Kim Novak al telefono (1994) e a uno dei suoi film migliori (per così dire) DellaMorte DellAmore (1994) di Michele Soavi, accanto al bellissimo Rupert Everett (il Dylan Dog in carne e ossa), Stefano Masciarelli e Barbara Cupisti. Trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo horror di Tiziano Sclavi, la Falchi otterrà il ruolo delle tre donne che ossessionano la vita di un becchino che uccide gli zombies.

Dopo Palla di neve (1995) e Celluloide (1995) con Christopher Walken, nel 1995 viene scelta da Pippo Baudo (accanto a Claudia Koll) come valletta per presentare il 45° Festival di Sanremo, con un buon successo. Ma parte della sua fama è dovuta alle sue relazioni, in particolare a quella che stringe con il presentatore Fiorello (allora conduttore della trasmissione “Karaoke” su Italia 1). Dopo essere stata testimonial di numerose campagne pubblicitarie e dopo aver posato nuda per un numero indefinito di calendari e riviste, si disse stanca di essere un “sex-symbol” e decise di debuttare a teatro, accanto a Gianfranco Jannuzzo, Paola Quattrini e Fabio Testi in “Se devi dire una bugia dilla grossa” di Enzo Garinei.

Dopo la rottura con Fiorello, la Falchi si è legata sentimentalmente all’attore Paolo Seganti, al campione di motociclismo Max Biagi e al regista Giulio Base. Scelta da Dino Risi come protagonista femminile di Giovani e belli (1996), accanto a Ciccio Ingrassia, torna alla fiction fiabesca con La principessa e il povero (1997), accanto a Max von Sydow, allontanatasi dal grande schermo, vive di ospitate e di titoli gossip sulle riviste. Uno di questi fu l’annuncio che se la Lazio (sua squadra del cuore) avesse vinto lo scudetto si sarebbe denudata in pubblico (in risposta all’analoga promessa fatta dall’attrice Sabrina Ferilli per la Roma). Alla vittoria della squadra, la Falchi si limitò a togliesi la maglietta quasi a bordo campo, rimanendo in reggiseno (il che fu abbastanza singolare perché sui suoi calendari si è tolta anche il doppio).

Sognando il ruolo di Malena di Tornatore (fece anche un appello al regista per essere presa in un ipotetico sequel), continua a recitare all’interno del tubo catodico in fiction e miniserie come: Caraibi (1999), La casa delle beffe (2000) e Gli occhi dell’amore (2001). Nel 2001, fece scandalo quando durante un’intervista con il conduttore comico Daniele Luttazzi, nella trasmissione “Satyricon”, si tolse le mutandine rosse e le diede in regalo al presentatore che le annusò entusiasta. Dopo la bufera, ritorna sul grande schermo con Operazione Rosmarino (2002) e Nessun messaggio in segreteria (2005), convolando a nozze con l’immobiliarista Stefano Ricucci nel 2005, che però ebbe qualche guaio finanziario e attraversò una lunga serie di guai legali. Dal 2007, dopo aver recitato nel film tv Piper, è l’autrice di una rubrica di critica cinematografica sul portale Tiscali.

Di lei ci si ricorda la “Bellissima” e “Profonda” interpretazione in S.P.Q.R. – 2000 e ½ anni fa (1994) dove Anna Falchi è Poppea

Sono Poppea. Nome d’arte! Sì, di mio faccio Pomponia.”

e credo basti per capire quanto le doti di attrice fossero notevolmente inferiori a quelle fisiche…

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